Ma Rossoraro è molto di più. É il frutto di un uomo dalle forti radici e con grande orientamento al futuro e all' innovazione; profondamente legato ai valori della famiglia e della tradizione, di cui ne ha vissuto gioie e dolori, come la triste e improvvisa perdita del padre.Ma chissà perchè, come spesso accade, proprio gli eventi più “forti“ sono quelli che, ad un certo punto, indicano la direzione giusta da intraprendere, quasi tenendoci per mano.Il viaggio di Rossoraro è appena cominciato, parte da lontano e vive con lo sguardo al futuro, sostenuto dalla passione di un giovane imprenditore, di tutti i suoi collaboratori e, soprattutto, dalla forza che ogni giorno quest'uomo attinge dalla famiglia e dal sorriso della piccola e splendida figlia. Per Giuseppe Pennisi e per Rossoraro è proprio così: “Non c' è fine. Non c' è inizio. C'è solo l'infinita passione per la vita“La bellezza delle cose semplici è spesso sottovalutata, ma Rossoraro è un perfetto esempio di come l'eleganza possa essere raggiunta con pochi e semplici elementi.Il suo colore rosso intenso è un richiamo alla passione e all'amore per la natura e per il territorio in cui viene prodotto. Qui, in Sicilia, la terra è generosa e il clima caldo e secco favorisce la coltivazione delle piante che danno vita allo zafferano rosso di Rossoraro.
Zafferano: rara e sublime spezia. La sua storia si perde nella notte dei tempi.
Lo zafferano vero è una pianta della famiglia delle Iridaceae. Il fiore dello zafferano è un perigonio formato da 6 petali di colore violetto intenso. La parte femminile è formata dall’ovario, stilo e stimmi. Dall’ovario, collocato alla base del bulbo, si origina un lungo stilo di colore giallo che dopo aver percorso tutto il getto raggiunge la base del fiore, qui si divide in 3 lunghi stimmi di colore rosso intenso.
L’incomparabile aroma, dolce e al tempo stesso amaro, odora come il fieno, come l’oceano e carboni di un fuoco.
Lo zafferano arriva in Italia per mano di un monaco domenicano nel XIV secolo, trovando alle pendici dell’Etna l’habitat ideale per tipologia di terreno e microclima.
Nella mitologia greca, lo zafferano sarebbe il frutto dell’amore tra un giovane bellissimo di nome Krocos e una ninfa di nome Smilace. Questa era la favorita del dio Ermes che, per invidia, trasformò il giovane Croco in un bulbo dal bellissimo fiore. L’origine della pianta è antichissima: alcuni affreschi della Creta minoica, risalenti al 1600 a.C., ne illustrano la raccolta.