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Banchini Parma 1879

Nel libro “La pasticceria parmigiana” di S. Cocconi e M. Zannoni, si legge: “Banchini chiuse i battenti nel 1969 mettendo così la parola fine alla storia del cioccolato parmigiano”, ma in realtà con la ripresa della tradizione di famiglia, quell’anno ha semplicemente aperto una parentesi che abbiamo deciso di chiudere nel 2012. 

Partendo dal cioccolato, la produzione artigianale Banchini affonda le origini nell’antico ricettario di famiglia e viene trasposta con creatività nelle varie declinazioni di prodotti di cioccolateria, gelateria e pasticceria.

Banchini produce cioccolato bean to bar selezionando fave di cacao Fair Trade, seguendo tutte le fasi della lavorazione: selezione manuale delle fave di cacao, tostatura, decorticatura, raffinazione e modellaggio, senza utilizzo di lecitina di soia.

Inoltre lavora masse di cacao prevalentemente originarie del Venezuela, Madagascar, Messico e Papa Nuova Guinea. La linea di Tavolette Principe propone gradazioni di Cioccolato Fondente che vanno dal 100%, un’esperienza sensoriale a 360 gradi, passando per l’85% e il 75% bilanciati tra l’amaro e il dolce, al 64% dal gusto più morbido e avvolgente. Completano la gamma Cioccolato Bianco con Vaniglia Tahiti, Cioccolato al Latte 40% e Gianduia.

Principini sono una gamma di 10 snack artigianali: barrette golose con farciture originali e locali, come l’Erba Luigia e la Violetta di Parma

Le Praline del Laboratorio di via La Spezia sono raffinate creazioni al cioccolato, ripiene e decorate, che appagano gli occhi e soddisfano i palati più esigenti.

Per la Pasqua si attiva la produzione di Uova Artigianali, veri gioielli intarsiati di cioccolato. 

Il Biscotto della Duchessa, un’esplosione di cioccolato bilanciata da un tocco di sale dell’Himalaya, è caratterizzato da un’inimitabile friabilità e croccantezza.

Le varianti ai gusti “Arancia e grué”, “Violetta di Parma” e “Nocciola e Cioccolato Bianco” rendono la gamma BDD uno dei prodotti imperdibili Banchini.

I dolci in barattolo A la Banchén sono classici della pasticceria rivisitati in chiave contemporanea attraverso il filo conduttore del Cioccolato Fondente “1879”.

Monoporzioni abbondanti, sono prodotti giornalmente con materie prime selezionate localmente.
Ad oggi la proposta, in continua evoluzione, comprende: TiramisùZuppa IngleseEl ZabajonCheesecake al lampone e frolla al lime, Ungherese.

Tutti da volar via come riportato in una nelle giocose grafiche della gamma.

Una lunga storia, che parte dal 1879

Alla fine degli anni ‘70 del secolo XIX Gian Battista Banchini, il mio trisavolodecide
di trasferirsi a Parma, dove inizia a lavorare nella rinomata caffetteria Bontadina, nel centro città.

Alla cessione dell’attività della famiglia Bontadina, Gian Battista, avendo acquisito un’abile maestria nella produzione di cioccolato, decide di rilevare la caffetteria e nel 1879 di trasformarla interamente in una fabbrica di cioccolato.

Il successo non tarda ad arrivare e già alla fine dell’800, la fabbrica diventa una delle principali ditte parmigiane dell’epoca. Affinando sempre di più le tecniche del mestiere, la Banchini approda in Francia, dove partecipa all’esposizione di Parigi e nel 1908 Gian Battista viene premiato con il riconoscimento internazionale (vedi foto) per la sua Cioccolata del Monastero

L’ormai rinomata fabbrica di Gian Battista passa nelle mani dei nipoti, Enrico e Gian Battista, dopo la prima Guerra Mondiale. Nel 1944, la Banchini è duramente colpita dai bombardamenti della seconda guerra Mondiale ma resiste fino al 1969 quando chiude definitivamente i battenti.

Nel 2012 Giacomo e il fratello Alberto, curiosando tra i cimeli di famiglia, hanno iniziato a fantasticare di fronte ad un’antica scatola, che la nonna paterna aveva lasciato. La scatola è l’originale confezione di cioccolatini Banchini degli anni ’20!  Da quel momento, la loro curiosità inizia a spingerli oltre, così approfondiscono la storia della Cioccolateria di famiglia. In 2 anni di ricerca, ritrovano oggetti di tutti i tipi: scatole, etichette, stagnole colorate, utensili, gli importanti attestati dei premi conseguiti, cercando in ogni luogo, dalle cantine di famiglia, ai mercatini di antiquariato, alle case di parenti e amici.

Fino a quando un giorno, lo zio fa una scoperta molto interessante nella cantina della sua casa di campagna: il ricettario di suo padre (il bisnonno). Sorpresi, capiscono che dalla raccolta-materiale per una mostra che inizialmente avevano in mente di allestire, qualcosa di più grande stava nascendo e hanno accettato la sfida!

Dal 2012 ad oggi hanno ripreso vecchie ricette, investito in formazione sul cioccolato, aperto un primo laboratorio e assunto bravissimi pasticceri, aperto un secondo punto vendita, sviluppato tavolette, biscotti, torte, gelati e molto altro, tutto legato dal filo conduttore del Cioccolato Banchini 1879. Il traguardo più lontano è stato raggiunto nel 2014, quando hanno iniziato le vendite in Giappone, dopo che un’importante imprenditrice giapponese in vacanza a Parma, si è innamorata del loro cioccolato.